Msituni, la piccola giraffa che è tornata a camminare con dei tutori speciali

di Silvia Morosi

L’intervento della equipe veterinaria dello zoo di San Diego, in California

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Si chiama Msituni (che in swahili significa «nella foresta»), ha tre mesi, e ora davanti a sé una vita nuova. La piccola giraffa nata il primo febbraio scorso al San Diego zoo safari park, in California, era venuta alla luce con l’arto anteriore piegato nel modo sbagliato e sarebbe potuta morire. Un piccolo tutore, però, le ha salvato la vita, come racconta il Guardian.

Non è stato facile per gli esperti della clinica Hanger portare a termine l’operazione, dato che ogni giorno l’animale si alzava e cresceva, e l’anomalia stava mettendo a dura prova le sue articolazioni e ossa. «È stato piuttosto surreale quando ne ho sentito parlare per la prima volta», ha detto Ara Mirzaian, il medico che si è occupato di impiantare i tutori all’animale. «Io che sono sempre stato abituato a lavorare con le persone, anche con atleti paralimpici, sono andato online a studiare le giraffe 24 ore su 24, 7 giorni su 7», racconta emozionato del suo «primo paziente animale». Ci sono voluti «otto giorni per realizzare i sostegni in grafite di carbonio dell’animale», resi «più divertenti dal motivo scelto, simile a quelle macchie della giraffa». In fondo, ha concluso, «lo facciamo sempre anche con i bambini, ai quali diamo la possibilità di scegliere i disegni dei loro supereroi o i simboli della loro squadra del cuore da imprimere sui tutori. Allora perché non farlo con una giraffa?». E così, quando Msituni ha indossato i tutori, Mirzaian si è commosso dalla sua bellezza da abbracciarla». Dopo 10 giorni con i tutori personalizzati, la giraffa è uscita dalla clinica veterinaria ed è stata «nuovamente presentata a sua madre che, però, non l’ha riconosciuta. Fortunatamente, un’altra femmina di giraffa l’ha adottata, per così dire, e ora Msituni corre come le altre giraffe. È bello sapere che abbiamo salvato la vita anche a lei».

Sono tanti gli zoo che si rivolgono sempre più spesso a professionisti medici che curano le persone per trovare soluzioni adatte anche agli animali malati. All’inizio di quest’anno, ad esempio, ZooTampa in Florida ha collaborato con alcuni esperti per sostituire (con successo) il becco di un grande uccello colpito dal cancro con una protesi stampata in 3D. E ancora, nel 2006, un team della clinica Hanger ha creato una protesi per un delfino — Winter — che aveva perso la coda dopo essere rimasto aggrovigliato nelle corde di una trappola per granchi. Una storia che — tra le altre cose — ha ispirato il film Dolphin Tale del 2011, diretto da Charles Martin Smith. E in Italia? Nel 2019 abbiamo raccontato la storia di Vito, il primo «gatto bionico», con due protesi al posto delle zampette posteriori.

16 maggio 2022 (modifica il 17 maggio 2022 | 11:09)

Link articolo originale:
https://www.corriere.it/animali/22_maggio_16/msituni-piccola-giraffa-che-tornata-camminare-dei-tutori-speciali-20aa6770-d53a-11ec-b16f-571b4e744238.shtml?refresh_ce